A Bruxelles la bilaterale tra Scanavino e il presidente del Parlamento europeo Tajani

L’incontro bilaterale avuto lo scorso 18 ottobre con il presidente del Parlamento Ue Antonio Tajani è stato innanzitutto l’occasione per chiedere alle istituzioni europee di non tagliare il budget della nuova Pac. Non c’è infatti diritto al cibo senza agricoltura e per soddisfare la domanda della popolazione mondiale i sistemi agroalimentari devono adattarsi agli effetti negativi del cambiamento climatico diventando più resistenti, produttivi e sostenibili.
Bisogna sostenere il ruolo attivo che i terreni agricoli svolgono nell’assorbimento della Co2 e renderli accessibili alle economie povere del pianeta, solo così sarà possibile sfamare il mondo e allo stesso tempo ridurre le emissioni. Ma per fare tutto questo il settore primario ha bisogno di risorse, per questo ho chiesto a Tajani di mantenere inalterato il budget agricolo della prossima Politica agricola comune, che rischia una riduzione netta con il processo di revisione in atto del bilancio dell’Unione europea.
Altro tema centrale sono stati gli accordi di libero scambio, come il Ceta: secondo noi, infatti, quanto più le barriere e i protezionismi saranno contrastati, tanto più l’Europa potrà cogliere tutte le opportunità derivanti da percorsi di apertura commerciale. Non è mancata una riflessione comune sul dialogo euro-mediterraneo, nell’ambito della quale si è evidenziato come oggi sia necessario un forte impegno da parte dell’Ue per lo sviluppo di un’area di produzione mediterranea anche in un’ottica di coesione sociale e come argine all’immigrazione.
Questo discorso sulla laurea in giurisprudenza è molto pernicioso. L'amministrazione prevede un sistema articolato...